Abbiamo parlato della Crestron Pyng sul numero 60 di “HC”. Oggi torniamo sull’argomento non per approfondirlo ma per trattarlo con maggior ampiezza, giacché Crestron ha da poco presentato una versione estesa di questa applicazione, la Pyng 3.5. Ricordiamo in breve, per chi non avesse sotto mano l’articolo di “HC” 60, che Crestron Pyng non è semplicemente un’applicazione che gira su questo o quel sistema hardware ma è anche, in un certo senso, il sistema stesso: per usare le parole della casa produttrice,
Pyng “è” il sistema di automazione.
Con il termine Pyng si intende in effetti sia l’applicazione software in senso stretto, sia il Pyng-Hub, l’unità hardware senza la quale l’applicazione non potrebbe funzionare. Solo che mentre di solito è l’hardware a fare da sostrato al software, qui siamo in presenza di una sorta di sistema metafisico nel quale è il software che fa da fondamento immateriale all’hardware.
Il sistema Pyng è concepito per ridurre drasticamente le perdite di tempo dovute all’installazione fisica degli impianti di automazione e alla loro programmazione.
Il problema dell’installazione, con la stesura dei cavi e tutto il resto, è risolto grazie al fatto che Pyng è un sistema interamente wireless, o meglio così si presentava nella prima versione, perché tra le novità introdotte con la 3.5 c’è la possibilità di utilizzare anche la connessione wired. In questo senso la app Crestron ha fatto un percorso inverso rispetto a quello compiuto dalla maggior parte degli standard, dei protocolli e delle applicazioni, che partendo dal wired approdano al wireless per incrementare la loro versatilità e flessibilità.
Quanto alla programmazione, tallone d’Achille di installatori e system integrator, causa di un gran numero di ore/lavoro e di difficili problemi tecnici da risolvere, è presto detto: Crestron Pyng non richiede alcuna programmazione, sono sufficienti una semplice configurazione guidata e l’autoriconoscimento dei componenti perché il sistema sia pronto all’uso. Tale semplicità operativa si pagava, nella versione precedente, con una certa ristrettezza del campo d’azione, limitato al controllo dell’illuminazione, delle motorizzazioni (tende, tapparelle, ecc.), degli impianti di climatizzazione e a poco altro. Ma già nell’articolo pubblicato su “HC” 60 parlavamo dell’annuncio fatto da Crestron di un ampliamento di tali possibilità, per esempio della capacità di gestire il multiroom audio. Ora questo ampliamento è realtà.
L’APERTURA ALLE TASTIERE WIRED
Tanto per cominciare la nuova versione può essere comandata anche da tastiere wired, il che la rende pienamente compatibile con il mercato italiano. La Pyng 3.5 supporta inoltre tutti i dispositivi wired che operano su bus Cresnet, quali il modulo Versiport DIN-IO8 per l’interfacciamento di sistemi e dispositivi di terze parti, l’interfaccia INET-IOEX-RYIO, l’interfaccia/keypad C2N-UNI8IO, il bridge Ethernet/Cresnet DIN-CENCN2, il modulo dimmer a 8 canali CLX-2DIM8, gli eleganti keypad della linea Decorator C2N-DB, i motori per tapparelle CSM e la loro interfaccia CSA-PWS40, il termostato CHV-TSAT, l’interfaccia a 4 canali per il controllo led CLC-LEDPWM-RGBWEX. E ancora: i keypad CNX-B della serie Design, i sensori luce con alimentazione a batteria GLS-LDL-EX-BATT, i sensori dual technology GLS-ODT-C-N e i sensori a infrarossi passivi GLS-OIR-C-CN.
La nuova Pyng supporta inoltre l’HTT-B10EX, una pulsantiera wireless da tavolo basata sulla tecnologia InfiNET EX. I suoi 10 pulsanti oversize consentono di controllare facilmente, senza il rischio di smarrirsi tra funzioni e algoritmi, luci, tende e tapparelle, dispositivi per la climatizzazione e componenti audio. Chi desidera forme di controllo più sofisticate apprezzerà il fatto che la nuova Pyng consente la programmazione di pulsanti associati a macro custom. In figura 1 vediamo un esempio di tali possibilità di personalizzazione: si tratta della schermata per la programmazione di azioni ed eventi nella sala da pranzo.
Si riconoscono diversi scenari custom che possono essere richiamati rapidamente, quali “benvenuti a casa”, “buona notte”, “relax”. La Pyng 3.5 consente inoltre di creare scenari per il controllo del clima indoor, con possibilità di regolare i setpoint, nonché scenari per la gestione del sistema audio multiroom.
Il Pyng-Hub rappresenta la parte fisica, l’hardware dell’applicazione Pyng. Si tratta di un vero e proprio processore senza il quale l’applicazione non potrebbe operare: la sua funzione principale consiste nel ricevere e smistare i comandi provenienti dall’applicazione o da altre unità di controllo.
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