Nel nostro settore è uno degli argomenti più discussi di sempre. È spunto di osservazioni che portano a delle profonde divergenze su “come e quanto” sia necessario intervenire senza intaccare lo stile originale di una struttura abitativa. Ovvero la casa – quando ha un pedigree di grande valore come in questo caso risalente al quattordicesimo secolo – va lasciata intatta nel suo spirito originario, o è lecito intervenire accostando alle forme massicce, alle volte e alle colonne moderni tastierini e LED che poco hanno a che fare con il sapore di antico? Perché se da una parte si vuole impreziosire qualcosa che già di per sé è inconfondibilmente pregiato, di contro si rischia di rompere un delicato equilibrio e danneggiare un insieme che ha poco a che fare con cavi, luci ed elettricità. Così, con le dovute considerazioni iniziali che ci hanno accompagnato nel nostro viaggio di andata, guardando fuori dal finestrino e pensando di non stare per affrontare la “solita” visita nella casa dei sogni, siamo arrivati all’appuntamento con i professionisti di Avantgarde. E siamo entrati in un mondo a parte.
Entrando nell’abitazione (i cui primi mattoni risalgono appunto alla metà del ‘300), infatti, ci si rende immediatamente conto che il palazzo ha una sua anima e si stia in qualche maniera andando a ritroso nel tempo: è quasi scontato e umanamente comprensibile subire il fascino di questi luoghi, così ricchi di storia vissuta e da raccontare. Già varcando la soglia dell’ingresso principale è come se cambiasse l’atmosfera respirata; da quella di tutti i giorni, fatta di rumori e odori della società che vive, si muove, lavora e tramuta continuamente, a quella immobile, silenziosa, avvolta da un astratto mistero dal sapore centenario e oggetto del desiderio per molti. E qui si intercede da un ambiente all’altro quasi senza avvertire il passaggio vero e proprio, come se si stesse rimanendo all’interno di un enorme spazio unico, immersi in un alone d’incanto e seduzione. Sculture e pezzi unici fanno la loro comparsa accanto a colonne e soffitti a volta o in massicce travi, senza alterare le proporzioni tra classico e moderno, fra nuovo e tradizionale.
Una menzione particolare va fatta invece per la vera sala cinema che i tecnici di Avantgarde hanno saputo ricreare nel cuore della casa, dietro esplicita richiesta dei proprietari. Una stanza di medie dimensioni (diciamo circa 20mq o
qualcosa di più) all’interno della quale si entra solamente con l’intento di accendere il videoproiettore che sporge dal soffitto e una delle tante sorgenti video collegate. Qui, a parte i due eleganti divani, i pouf in pelle e il tavolinetto non figura nient’altro; così al comando dell’iPad (ma basterebbe anche uno smartphone) si avvia lo scenario tipo, che interviene sul motore dello schermo motorizzato (un ottimo Screen Research da ben 3,3 metri di base e tela fonotrasparente, dietro cui sono posizionati i possenti diffusori frontali che occupa tutta la parete) e fa svegliare il proiettore Sim2. L’atmosfera è quella di un cinema puro, anche grazie alla cura con cui sono state realizzate le pareti della stanza, nonché il pavimento e il soffitto, raro mix di pragmatismo ed eleganza al tempo stesso: l’acustica è bilanciata e i pannelli Texaa che circondano il fronte anteriore dell’impianto svolgono ottimamente il loro lavoro di fonoassorbenza.
AVANTGARDE AUDIO VIDEO AUTOMATION
Via Monte Summano, 89/a – Zanè (VI)
tel. 0445.363839
www.avantgardeitalia.it
Persona di riferimento: Matteo Romere
Casa su due livelli con gestione di luci, videosorveglianza, climatizzazione, audio/video multiroom e sala cinema attraverso controller Crestron e Lutron, più stanza home theater aggiuntiva. Numerosi gli ambienti sonorizzati (12 in totale), tra cui uno spazio wellness con bagno turco, la sala da gioco, le camere da letto e i bagni, dove quasi tutti gli elementi sono integrati nelle pareti. Copertura totale del segnale wireless e sistema cito-telefonico tramite cordless DECT. Videocitofono in progress.
Progettazione: 1 mese
Realizzazione: 3 mesi
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