VPI, celebre marchio hi-end conosciuto soprattutto dagli appassionati di vinili e con la sede a pochi chilometri da New York, festeggia i primi 40 anni di fertile attività nel settore dei giradischi con un modello più unico che raro: l’HW-40 è a trazione diretta e verrà prodotto in soli 400 esemplari.
Per VPI non siamo di fronte a una prima volta; la trazione diretta, infatti, era già stata adottata nel Classic Direct del 2012, ottenendo grandi apprezzamenti su più fronti. Basato sul Classic e con le stesse peculiarità (la spessa base, un cuscinetto di rotazione invertito), adottava in più il motore BLDC proprietario VPI a trazione diretta. Per migliorare ancora quell’esercizio di stile, la factory del New Jersey delizia gli estimatori del caro LP con un prodotto “non-plus-ultra”.
L’HW-40 verrà realizzato in edizione limitata con appena 400 esemplari ed è l’ultima creatura di Harry Wednesfield, fondatore del marchio VPI. Il giradischi sfoggia il nuovo braccio JWM12 Fatboy cablato Nordost e v a collocarsi nell’Olimpo di quei prodotti che entrano nella storia (o addirittura nel mito).
Per progettare il nuovo turntable il team è ripartito da zero, considerando sì il lavoro fatto con il Classic Direct ma rivedendo ogni aspetto. I componenti del motore, per esempio, sono simili ma è stato riprogettato l’alloggiamento e il piatto. Le bobine dello statore sono adesso in rame massiccio con avvolgimenti a sezione quadrata, avvolte in un materiale composito ad alta temperatura per un maggiore smorzamento delle vibrazioni. Lo statore ha una costruzione tubolare in modo da resistere a qualsiasi flessione sotto carico fornendo anche un eccellente raffreddamento e un’interazione ottimale con il circuito magnetico. Tutti questi elementi combinati permettono una stabilità di funzionamento senza paragoni e garantiscono una precisione di rotazione elevatissima con un wow-and-flutter virtualmente non misurabile.
Particolare attenzione è stata inoltre posta nel progettare il massiccio alloggiamento per sostenere il gruppo dello statore, lavorandolo da un pieno di alluminio T6061. Il suo design è ottimizzato per creare una solida piattaforma e fungere allo stesso tempo da dissipatore delle vibrazioni. Lo chassis è a tripla laminatura alluminio/MDF/MDF secondo la solida tradizione VPI e che è stata adottata in molti prodotti top di gamma dello stesso costruttore.
Il mozzo è lavorato con precisione anche per contenere l’encoder rotativo che fornisce al servoamplificatore il feedback sulla precisione di rotazione. A conti fatti, la versione 2012 del motore era un po’ sottodimensionata, poiché offriva una coppia relativamente alta e una rampa di partenza piuttosto lenta. Nel nuovo HW-40, invece, si è partecipi di un grande spunto e una maggiore stabilità della velocità, senza compromettere il rumore di fondo, per il quale i giradischi VPI sono rinomati. Il piatto da 12,5 kg aveva creato non pochi problemi, dovendo gestire stabilità di coppia e velocità e mantenere al contempo una bassa rumorosità. Perciò gli obbiettivi del nuovo progetto erano l’isolamento fisico con un alto livello di isolamento dalle vibrazioni strutturali e da quelle ambientali. VPI ha valutato la tecnologia ed i materiali disponibili, optando in ultimo per assorbitori compositi rinforzati e dotati di elastometri accoppiati con isolatori orizzontali, in modo da fornire un eccellente isolamento sia sull’asse verticale che orizzontale.
I risultati sonori di questo sforzo si avvertono come un migliore senso di messa a fuoco e di articolazione nei bassi che si estendono anche nella parte inferiore della gamma media. Un motore a trazione diretta extra potente, ma ultra-silenzioso, si traduce in una linearità di rotazione senza precedenti e un wow-and-flutter praticamente non misurabile.
Infine, il braccio in dotazione è il nuovo JWM12 Fatboy nella versione Fatboy Anniversary, con canna da 12” in carbonio e shell integrato. È incernierato con lo stabilizzatore, una novità per VPI che normalmente adotta l’unipivolt, ed è montato su una base che integra anche la regolazione del VTA, che si può effettuare durante la riproduzione tramite una grossa manopola graduata posta a sinistra del contrappeso.
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