I piccoli Sonetto crescono. Sonus faber ha fatto tesoro del successo della prima generazione per rilanciare una seconda versione che cresce nei contenuti tecnici in maniera più consistente delle differenze stilistiche. Ovvero, in Sonetto 2 c’è molto più sostanza di quello che si vede…
Anche la seconda generazione di Sonetto riprende il profilo del mobile a liuto, che caratterizza da molti anni la maggior parte dei diffusori Sonus faber.
A diretto confronto le due generazioni di Sonetto sembrano somigliarsi molto, almeno come configurazione di massima: i tre tower VIII, V e III, la coppia da stand I e II, il Wall destinato alla installazione a parete (come la sua stessa sigla lascia chiaramente intendere). La grande differenza tra Gen1 e Gen2 riguarda proprio il canale centrale: erano due nella prima release (Center I e Center II), solo uno per Gen2.
L’attuale Center G2 ricalca sommariamente la struttura del precedente Center II, dove il modello Center I non e’ stato replicato nella nuova generazione. In realtà le differenze tra i due canali centrali sono importanti e di fatto segnano un vero e proprio passaggio di livello qualitativo.
I diffusori della linea Sonetto al completo.
Sonetto Center G2 si presenta nella configurazione tre vie, con doppio woofer in carico reflex (doppio condotto posteriore), midrange a cono e tweeter a cupola. Se il tweeter è l’elemento di maggiore continuità tra le due generazioni di Sonetto, midrange e woofer invece sono caratterizzati da più evidenti segni di sviluppo tecnologico.
In particolare, è il nuovo midrange con tecnologia Camelia ad attirare immediatamente lo sguardo, non fosse altro perché di diretta derivazione da quello utilizzato nel modello Suprema, ovvero il top-of-the-art attuale di Sonus faber. Al midrange è stato dedicato un volume di lavoro posteriore chiuso, che lo isola da quello dei due woofer cosi da evitare deleterie interferenze reciproche.
A confronto il midrange Camelia di Sonetto (a destra, in primo piano) e quello di Suprema; la stretta derivazione da quello utilizzato nella linea top è è facilmente percepibile.
Membrana da 100 mm in cellulosa bianca, lasciate al naturale senza nessun rivestimento superficiale. Assolutamente peculiare la sua forma, non rotonda come è tipico per un altoparlante, ma vagamente pentagonale. Da qui la sua definizione di “Midrange Camelia” per vicinanza alla forma del fiore.
Questa forma non è un vezzo stilistico, secondo i progettisti di Sonus faber cosi si riducono sensibilmente le risonanze tipiche delle tradizionali membrane circolare. Al centro del cono, inoltre, una vistosa ogiva in alluminio ha il doppio compito di linearizzare la risposta in frequenza e massimizzare l’emissione in asse e fuori asse. Questo tipo di midrange è presente su Sonetto VIII, Sonetto V e, quindi, su Sonetto Center.
L’esclusivo disegno della membrana del midrange Camelia.
I due woofer erano da 150 mm nella prima generazione di Sonetto Center, sono da 165 mm in questa recente. Rimane la polpa di cellulosa come materiale base per cono, arriva la novità del profilo della sospensione quando si raccorda con il cono che va a riprendere il profilo “a fiore” del midrange. Anche in questo caso la motivazione alla base è la riduzione di interferenze tra i due materiali e un miglioramento sonico in generale.
Misure alla mano, il Center 2G pur presentandosi con dimensioni importanti, è più compatto del precedente modello ma, allo stesso tempo, è più pesante. Maneggiando il diffusore è evidente questa sua “densità”, frutto evidente di una costruzione di alto livello (non ci si può aspettare niente di meno da Sonus faber…) che ha l’obiettivo di rendere il più inerte possibile lo chassis e di conseguenza di mettere gli altoparlanti nella situazione di esprimere le loro migliori prestazioni elettroacustiche.
Un mobile leggero tende a risuonare e vibrare, problemi che inevitabilmente si scaricano sugli altoparlanti contenuti e da qui si riflettono direttamente all’ascolto. In Sonus faber conoscono bene il legno e come gestirlo per farlo diventare un elemento attivo nella prestazione complessiva di un diffusore. Il posteriore del Center G2 con il doppio condotto reflex e la copertura dei doppi morsetti di ingresso.
Infatti il Center G2 è caratterizzato da prestazioni sonore di gran classe, anche se ci troviamo di fronte solo alla seconda linea dal basso nel listino dell’azienda veneta. Non ci sono segni di risparmi (comunque il prezzo di listino non è certo da entry level…), tutto è stato ottimizzato in fase di progetto, con i driver che riprendono il meglio delle tecnologie della Casa. Anche se abbiamo di fronte un canale centrale, quindi un diffusore non tipicamente dedito alla riproduzione musicale, il carattere rimane quello di qualsiasi Sonus faber: grande rigore sonoro, dove il diffusore riproduce quello che arriva, senza andare a colorare o modificare bande di frequenze. Un perfetto player che chiede solo di avere un segnale in ingresso di qualità.
Le tre finiture per la linea Sonetto: Wenge, Walnut e la bellissima Gloss Black.
In realtà il Sonetto Center G2 è il canale centrale di un sistema tutto Sonetto anche (e soprattutto) se andiamo a riprodurre una traccia puramente audio in multicanale. Basta rivolgersi ai canali giusti e uno di questi è sicuramente il catalogo dei lavori curati da Steven Wilson, quello che adesso è il miglior mix tra musicista e tecnico del suono, se vogliamo il naturale erede di Alan Parsons. Wilson ha nella sua produzione Spatial Audio circa 60 titoli di grandi classici del rock e pop che sono stati riportati a nuovo splendore con missaggi che vanno da 5.1 canali fino a Dolby Atmos.
Questo sicuramente è il miglior segnale che potete regalare al vostro impianto multicanale Sonetto. Quello che otterrete è un muro di suono compatto e dinamico, allo stesso tempo preciso e dettagliato. Un muro di suono che riesce e mettere d’accordo SPL e risposta in frequenza, dove il primo supporta l’altra e viceversa.
Voci chiarissime e molto naturali (il midrange Camelia è uno spettacolo per occhi e soprattutto orecchie), gamma alta e altissima dettagliata ma senza mai debordare, come è tipico di Sonus faber. La gamma bassa è potente, anche se volutamente limitata per non appesantire la chiarezza e l’intellegibilità delle voci: del resto un sistema multicanale, per suo stesso motivo di esistere, prevede sempre un subwoofer dedicato a fare il lavoro pesante. Notevole la tenuta in potenza che ne permette l’abbinamento, traendone i massimi benefici, anche a integrati o finali multicanale di alto lignaggio.
Un canale centrale che suona “grande” e che per questo si raccorda perfettamente con i tower della stessa linea. Scegliendo l’abbinamento con i due tower più grandi della stessa linea Sonetto (quindi VIII e V) si ha il vantaggio di condividere lo stesso midrange Camelia. Un altoparlante straordinario, che riesce da solo a fare la differenza in un diffusore, a caratterizzarne in maniera decisa e risolutiva la prestazione sonora. Se esiste il canale centrale hi-fi il suo nome e’ sicuramente Sonus faber Sonetto Center G2. Senza dubbio.
SCHEDA TECNICA
Configurazione: 3 vie in bass reflex posteriore
Tweeter: a cupola 28 mm DAD
Midrange: 100 mm Camelia
Woofer: 2x 165 mm
Frequenze di taglio: 350/4000 Hz
Risposta in frequenza: 45-40.000 Hz
Sensibilità: 88 dB
Impedenza: 4 ohm
Potenza: 50-300 W
Dimensioni (AxLxP): 235 x 648 x 353 mm
Peso: 17,6 kg
Finiture: Walnut, Wenge, Gloss Black
Prezzo di listino: € 3.300,00
PRODUTTORE
Sonus faber SPA – sonusfaber.com
DISTRIBUTORE
MPI Electronic srl
SCARICA IL MANUALE DI SONUS FABER SONETTO CENTER G2