COSTRUTTORE Panasonic, Giappone
DISTRIBUTORE Panasonic Italia – www.panasonic.com/it
▲ PRO
• OLED 4K
• Qualità video
• Formati HDR
▼ CONTRO
• Telecomando
• Limiti audio
Il binomio Panasonic-OLED cattura non solo l’attenzione degli appassionati dell’home video ma anche quella dei normali frequentatori dell’elettronica di consumo.
Il motivo è semplice: unire la migliore tecnologia per la riproduzione delle immagini al nome del colosso giapponese, noto per la sua esasperata ricerca della qualità, non può che promettere risultati eccezionali. Esattamente quelli attesi all’annuncio, pochi mesi fa, della nuova serie di televisori Panasonic. Modelli che adesso sono sbarcati nei negozi oltre che, per quanto riguarda il 55 pollici, essere nelle nostre mani per la prova d’uso.
Il primo sguardo al GZ1500, ben 22 chili di peso, evidenzia subito un’importante scelta progettuale compiuta da Panasonic, ovvero la rinuncia ad integrare una soundbar nella base di sostegno, la soluzione che ha caratterizzato precedenti modelli OLED, per tornare piuttosto “all’antico” con i diffusori integrati nello chassis della tv. Ciò non inficia la capacità di agganciare e riprodurre tracce sonore di qualsiasi tipo, compreso il Dolby Atmos che viene restituito con una discreta spazialità multicanale, ma comporta inevitabilmente dei limiti nell’impatto delle basse frequenze. Convincente il design minimalista del televisore con l’elegante ed ampia superficie metallica della base ed un pannello laterale posteriore a coprire tutta la zona ingressi quando la tv è a riposo. E riguardo la connettività va detto che Panasonic continua a fare le cose per bene, se è vero che vengono soddisfatte praticamente tutte le esigenze operative. In particolare, gli ingressi HDMI sono quattro, tutti abilitati al 4K (con HDCP 2.2), uno dei quali dotato anche di funzionalità ARC (Audio Return Channel). Tre le prese USB fra cui una iperveloce con standard 3.0, ideale per il collegamento di un drive esterno.
Per quanto attiene l’accesso ad Internet, l’utente ha naturalmente a disposizione sia la porta Ethernet che il Wi-Fi integrato, quest’ultimo di facile configurazione. Presente anche il Bluetooth, utile ad esempio per il collegamento di device esterni quali tastiere, cuffie, ecc… Esaustiva la connettività televisiva, con la presenza di un doppio tuner sat e relativi agganci, un doppio slot per l’alloggiamento di CAM (ad esempio quella di tivùsat), e naturalmente un ingresso per il cavo d’antenna del digitale terrestre. Il tutto al servizio di un hardware interno che gestisce DVB-T, DVB-T2 e DVB-S2. A completare il quadro, l’uscita digitale ottica e quella analogica per le cuffie. Quanto al telecomando, nonostante la dotazione completa di tasti ha un’impostazione fin troppo tradizionale quando ci si sarebbe potuti aspettare un oggetto più smart e magari retroilluminato.
Con i suoi precedenti modelli OLED, Panasonic ci aveva abituati decisamente bene e quindi per questo GZ1500 le aspettative erano inevitabilmente elevate. Ebbene, per quanto riguarda la resa video la situazione non è cambiata granché e questa costituisce in realtà una gran bella notizia visti i vertici qualitativi già raggiunti dalle precedenti serie. Per il materiale 4K niente di meglio che dare in pasto al televisore il recente “Avengers Endgame”, un tripudio di effetti speciali e scene dalla colorimetria “estrema”, tutti frangenti nei quali il GZ1500 se la cava alla grande restituendo in modo eccelso la gamma cromatica potenziata dall’HDR con i neri assoluti che solo l’OLED può dare. Ottime notizie anche sul fronte dell’upscaling di contenuti Full HD, sia di provenienza Blu-ray che televisiva: il dettaglio percepito resta molto elevato con una fluidità di riproduzione notevole. Ottimo pure il comportamento in streaming, ad esempio con le App integrate di Amazon Prime Video e Netflix. Quest’ultimo provider ci ha consentito di visionare contenuti in 4K Dolby Vision, puntualmente agganciati e riprodotti dal televisore. Buona ma non eccelsa la resa audio, conseguente alla scelta di abbandonare la soundbar integrata nella base. Il coinvolgimento dello spettatore non manca anche in presenza di tracce multicanale, ma non è paragonabile rispetto a quello generato da un impianto esterno. Il suono è comunque potente, con precisa emissione delle frequenze medio-alte, mentre la tv paga inevitabilmente dazio sulle tonalità più profonde.
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